Se pensi che l'arrivo del nuovo anno porti solo oggi il suo carico di timori e speranze ti sbagli.
La conferma ci arriva dai tanti metodi di divinazione che tutti i tempi ed ogni tradizione ci hanno lasciato in eredità.

Profezie vere e proprie da veggenti come Nostradamus, oppure domande sulla vita quotidiana per affrontare meglio il futuro.
L'umanità ha sempre cercato di sondare il proprio destino per sapere qualcosa in anticipo.
Semplici domande magari poste a un libro come il celebre I:Ching il Libro dei Mutamenti: in fin dei conti basta lanciare tre monetine perchè il libro dia una risposta attraverso i suoi esagrammi.

Ma siamo sicuri che si nasconde solo questo dietro l'esagramma I:Ching?

Come spiega la traduttrice e curatrice Elena Judica Cordiglia “Linee intere e linee spezzate, luce e buio, moto e quiete, è il calendario più vecchio del mondo, il più povero e il più sapiente libro della natura”.

In effetti lo I:Ching è considerato il più antico dei classici cinesi.
Un testo composto da molte stesure che suggerisce numerosi livelli di interpretazione attraverso la combinazione degli 8 trigrammi che generano i 64 esagrammi.

Nel tempo è stato considerato un libro di principi fondamentali e le sue pagine conservano una testimonianza storica che racconta un'epoca lontanissima.

Tradizionalmente lo I:Ching è attribuito a quattro autori, protagonisti sospesi tra storia e leggenda: Fu Hsi personaggio mitico considerato l'inventore di tutte le arti e dei mestieri, il re Wen condottiero dell'XI secolo a.C. e suo figlio il duca di Chou. Il quarto autore è Confucio, che avrebbe scritto le note al testo originale per restituire al suo tempo i significati del libro.

Sì perché anche al tempo di Confucio, l'interpretazione degli esagrammi I:Ching appariva nebulosa.
Esagrammi che oggi catturano ancora i nostri pensieri.
Linee alternate a segni spezzati che disegnano i mutamenti attivi fra cielo e terra.
Di certo sulla natura dell'I:Ching possiamo affermare alcune cose:

• Resta un mistero quale dottrina fosse collegata ai segni originali. Si trattava forse inizialmente di
  un calendario astronomico.
•  Il libro non è mai stato universalmente considerato proprietà esclusiva di una religione, culto o scuola di pensiero.
  E questo ne ha fatto la sua fortuna.
• Considerando i vari orientamenti di interpretazione sviluppati nel corso della storia, non c'è un metodo o approccio
  che si è guadagnato l'accettazione universale.
• Anche la divinazione, considerata da alcuni la funzione originaria dello I:Ching, è stata messa in secondo piano da
  influenti pensatori che ne hanno rivelato altre potenzialità: la pratica divinatoria si presta ad essere strumento
  di semplice pronostico ma anche come contributo alle pratiche contemplative di autoanalisi e analisi delle situazioni.

Applicato all'osservazione della natura, il Libro dei Mutamenti non è un semplice libro di divinazione ma rivela la sua vocazione di studio dell'indagine dei principi, il compimento della natura e dei suoi mutamenti compreso il significato della vita stessa.
Come riporta Elena Judica Cordiglia: “il superficiale può considerare l' I:Ching un libro di divinazione, il profondo lo considera il segreto del meccanismo celeste”.

Così nella filosofia dello I:Ching riferita al taoismo, si rivela pienamente la vera essenza del Libro dei Mutamenti.
Ciò significa lasciare in secondo piano le potenzialità divinatorie del libro?
Assolutamente no, la natura del libro è molteplice come molteplici sono le chiavi di lettura.

L'oracolo è sempre disposto alla risposta, che si scelga di lanciare le tre monetine o di procedere con l'estrazione dei bastoncini. Per capire come leggere lo I:Ching e come interpretare gli esagrammi, è importante accettare il responso ricordando che i commentatori dell'I:Ching hanno svelato come la consultazione è prima di tutto un mezzo per leggere l'ordine dell'Universo e nello stesso tempo mettere ordine dentro di noi.

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