Simbolismo Animale
Al tempo stesso nell'animale ritroviamo le pulsioni e gli aspetti più istintivi di noi stessi.
Il simbolismo animale entra spesso nei nostri discorsi quotidiani, pronto a ricordarci che il nesso tra umanità e regno animale è molto più antico e sottile di quanto oggi possa sembrare.
Il significato simbolico degli animali accompagna da sempre la spiritualità dell'uomo come strumento per comprendere meglio se stesso e le leggi che dominano la natura.
Perché questo accade? Il termine simbolo deriva dal greco sym ballo letteralmente mettere insieme. Simbolo è qualcosa che rimanda ad altro mediante una invisibile connessione. Sia esso un oggetto, un segno o altro, il simbolo evoca qualcosa di diverso da ciò che materialmente è. Il filo invisibile del linguaggio simbolico trasmette all'altro caratteristiche non immediatamente rinvenibili o del tutto non riscontrabili materialmente.
Percorrendo questo filo invisibile, forme di pensiero e tradizioni spirituali che hanno contemplato il simbolismo animale si sono modellate dall'antichità in ogni parte del pianeta consolidando culture e religioni.
Animali e simbolismo
Il senso del sacro pervadeva tutti gli ambiti della vita nelle antiche civiltà. Ogni creatura che solcava i cieli o camminava sulla terra o nuotava nei mari e nei fiumi era investita di questa sacralità. Il microcosmo rifletteva il macrocosmo e il mondo animale rappresentava il principio stesso del divino.
I primi segni della connessione tra animali e spirito sono visibili a partire dall'età paleolitica, due milioni di anni fa. Lo sciamanismo è tra i culti ancestrali che riposano nella relazione tra animali e mondo degli spiriti. Gli antichi sciamani veneravano la dea uccello, archetipo comune nella mitologia ad altre divinità come la dea olimpica Atena seguita dalla civetta simbolo di saggezza, la dea della conoscenza Saraswati venerata nell'India orientale il cui carro era trainato da candidi cigni, la divinità irlandese Morrigan, accompagnata sui campi di battaglia dai corvi.
Tra le civiltà più antiche che hanno fatto della zoolatria il loro nucleo religioso va segnalato l'antico Egitto con il suo pantheon di divinità dalle caratteristiche animali.
Tornando allo sciamanesimo, la simbologia animale - dall'animale totemico all'animale di potere - rimanda e rappresenta proprietà e attributi animali traslati sugli umani. I termini animali di potere e animali totem definiscono gli stessi spiriti aiutanti. Nella tradizione sciamanica gli animali non esercitano il potere su qualcosa o su qualcuno e il termine potere definisce la forza, l’efficacia che l'animale conferisce allo sciamano che lo evoca.
I nomi di intere etnie derivano dalla relazione tra simbologia degli animali e antichi popoli. I Daci chiamavano se stessi anticamente “lupi”, o “simili ai lupi”. Tanto è forte e varia la relazione simbolo animali che anche in regioni distanti tra loro sono diffusi simili nomi etnici, anche fuori dall'area indoeuropea.
La derivazione della denominazione etnica dal nome di un animale ha sempre un significato simbolico religioso ed è un legame comprensibile solo quando è ricondotto a concezioni religiose molto antiche.
Tra questi antichi popoli si diventava veri guerrieri solo appropriandosi magicamente delle proprietà della belva: ritualmente si vestiva la pelle dell'animale, si cingeva il collo delle sue zanne o degli artigli. Allo stesso modo una piuma era, ed è ancora, il tramite per il volo sciamanico.
Nell'antichità molti popoli uccidevano gli animali per cibarsene e per l'uso della pelle e delle piume. Lo facevano con profondo rispetto e gratitudine. Varie culture consumavano parti particolari di animale nella convinzione di assorbirne il mana, potente essenza spirituale presente in parti specifiche.
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