Piante e Erbe Magiche
Piante delle streghe, fiori magici o semplicemente erbe officinali e aromatiche.
Le piante magiche sono un tesoro di antica tradizione
custodito nelle proprietà di erbe e piante che spesso fanno parte del nostro quotidiano
per gli effetti curativi o per insaporire i cibi.
Quante volte abbiamo utilizzato in cucina la salvia e l'alloro? Piante aromatiche ma anche
erbe magiche da bruciare, potenti alleati nella protezione dagli spiriti negativi o
da racchiudere in talismani di stoffa per attirare la fortuna.
Fin dalle epoche più remote, l'umanità ha imparato a conoscere e a servirsi del mondo vegetale.
Crescita, riproduzione, sopravvivenza e benessere: la relazione tra esseri umani e piante è stata
un aspetto fondamentale dell'evoluzione di entrambi in quanto dipendenti gli uni dagli altri.
Oltre a fornire semplicemente cibo ed essere fonte di medicamenti e guarigione,
l'uso magico delle piante e delle erbe ha appagato il desiderio umano di trascendere il
materiale e comunicare con il divino al di là delle limitazioni e della percezione ordinaria.
Se oggi conosciamo le proprietà di guarigione delle piante
come accade per gli idrolati o i fiori di Bach, dobbiamo anche ammettere che queste conoscenze
sono una riscoperta che deriva da una sapienza più antica, infusa nella relazione tra macrocosmo
e microcosmo ed espressa nelle erbe magiche e officinali.
Erbe e derivati vegetali hanno anche un ruolo importante nelle medicine tradizionali, così come
la botanica ha riscoperto la propria radice etnica introducendo una nuova disciplina
- ovvero l’etnobotanica - per reintegrare nel nostro patrimonio culturale ciò che
era stato barbaramente escluso.
Piante e erbe hanno fornito supporto agli uomini nelle loro attività quotidiane,
ma hanno anche assunto una funzione magica in tutte le tradizioni.
Ogni cultura ha conosciuto e fatto suo il sacro potere delle piante attraverso rituali, pozioni o talismani,
incensi e olii: il magico potere delle erbe può essere definito come la matrice da cui prendono forma molti
aspetti e tradizioni della vita spirituale e materiale di interi popoli e le donne hanno avuto spesso
un ruolo fondamentale nella conoscenza e raccolta delle erbe esoteriche.
Il nutrimento a base di carne era un fatto eccezionale e, come ricorda Jacques Brosse nel saggio
La magia delle piante “l'uomo ha selezionato rapidamente frutti e bacche selvatiche, germogli,
radici e tuberi commestibili, anche grazie all'esempio degli animali che col loro istinto sapevano
scoprire da soli nell'ambiente vegetale che li circondava tutto quello che serviva loro per soddisfare
i propri bisogni. Le piante costituivano una risorsa ben più sicura ed erano le donne che si
incaricavano di questa raccolta.”
Da raccoglitrici prima ad esperte di erbe magiche poi ed infine a streghe, il passo è stato breve.
Erbe esoteriche tra storia e tradizione
L'utilizzo delle erbe è noto nello Sciamanesimo, sistema religioso ancestrale che accompagna
l'umanità dai suoi albori e che ha nella Natura il suo interlocutore principale.
La pianta e erba magica ha un ruolo importante in tutte le tradizioni sciamaniche,
sia nella guarigione sia per trascendere il mondo materiale e comunicare con gli spiriti.
Scorrendo la storia, le piante esoteriche erano note già nell' antico Egitto.
La spiga di grano che veniva spezzata prima di essere piantata nel terreno era un dio che
si sacrificava di sua spontanea volontà.
Si può trovare traccia di queste antichissime divinità dei primi coltivatori in Egitto
nel racconto della morte per smembramento e magica resurrezione di Osiride, così come
in altri miti come l'Adone fenicio, il dio nato da un albero.
Anche i greci e i romani conoscevano l'uso delle piante magiche e praticavano
la divinazione con le erbe per conoscere il futuro o ingraziarsi gli dei.
Tornando all'Occidente, l'erboristeria esoterica è stata una tradizione viva presso i popoli Celti.
Nell'Europa del Medioevo la tradizione sopravviveva ancora negli orti di erbe officinali coltivate in
ogni monastero e nei rimedi che dispensava, sebbene tali rimedi venissero visti con grande sospetto
dalla Chiesa ufficiale.
L'erboristeria esoterica è andata avanti con gli alchimisti e in seguito con i medici spagirici
del XV secolo. Nel secolo successivo sarà Paracelso a leggere e codificare i segni differenti che
sintetizzano le caratteristiche di ogni elemento vegetale. Basandosi sull'opera di Paracelso sarà
Giambattista della Porta a esplicitare la teoria dei segni negli ultimi anni del XVI secolo,
esponendola poi nel testo Magia Naturale.
L'uso magico delle piante e delle erbe viene tramandato successivamente elaborando
un sistema di corrispondenze tra pianeti e Zodiaco, piante e animali, parti del corpo e malattie,
vale a dire nelle interrelazioni tra Mondo celeste, Mondo terrestre e il microcosmo umano.
Quando raccogliere le erbe magiche
La raccolta di molte erbe magiche dedicate al mondo femminile è legata al Solstizio d'estate e
quindi al giorno più lungo dell'anno. I falò appiccati a giugno con le erbe vecchie simboleggiano
la rigenerazione e accompagnano la tradizionale raccolta di erbe giovani.
Le virtù delle piante raccolte nel giorno più lungo sono prodigiose, utili a curare e a ringiovanire la pelle.
Sono erbe e piante esoteriche medicamentose, adatte a realizzare talismani per proteggere dalle
forze maligne e spesso sono erbe e fiori magici usati per predire il futuro.
Nell'elenco delle piante magiche va segnalato l'iperico – nota alla tradizione come erba
di San Giovanni – che raggiunge l'apice della fioritura proprio nei giorni del Solstizio.
Anche la salvia bianca è nota per la sua capacità di allontanare le influenze negative e
bruciata negli ambienti domestici purifica la casa da possibili spiriti maligni, portata in
sacchettini di stoffa protegge chi la indossa.
L'erica è invece la pianta magica che schiude la soglia. La tradizione vuole che dormire su un letto
di fiori dell'erica propizia la comunicazione con gli spiriti. Altre erbe raccolte tradizionalmente
ancora intrise di rugiada all'alba della notte più corta dell'anno sono il cardo, la verbena, la valeriana,
la maggiorana, la menta, l'artemisia, la ruta e l'arnica.
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