Divinazione Significato - Metodi di Divinazione
Significato di divinazione
Se parliamo di divinazione il significato del termine si perde nella notte dei tempi.
Le arti divinatorie per prevedere il futuro hanno infatti origini lontanissime.
Nelle religioni antiche la divinazione era la predizione del futuro attraverso segni di origine divina.
Nei secoli tutte le culture hanno affinato metodi di divinazione attraverso chiaroveggenza
o l’interpretazione dei segni e dei simboli e l'arte divinatoria era ufficialmente
riconosciuta e influenzava la politica e gli eventi.
Per conoscere il futuro i Caldei avevano sviluppato un'astrologia e chiromanzia differenziata
già 5000 anni prima dell'avvento di Cristo. Così era anche presso gli antichi Egizi, che praticavano
la mantica quotidiana e nel culto di Iside esercitavano l’interpretazione dei sogni.
Lo stesso desiderio di conoscere il futuro ha segnato gli antichi Greci, che con l'oracolo di Delfi
ci hanno fatto dono del responso divino più famoso del mondo: "conosci te stesso".
Era pratica comune anche la divinazione a Roma, i cui àuguri leggevano il destino nel volo degli uccelli.
Ma la consultazione dell’oracolo è propria anche dell’India, Cina, Messico, Germania e
Indiani del nordamerica. Culture differenti hanno utilizzato molti strumenti a volte anche
sistemi numerici complessi, la divinazione con le rune, con le conchiglie oppure la lettura
dei fondi di caffè o la divinazione con i tarocchi, la lettura dei visceri degli animali.
Tutte queste forme di divinazione sono metodi per rispondere alle domande sul futuro.
Ma il significato della divinazione in tempi più recenti è mutato anche grazie a Carl Gustav Jung
e alla sua psicologia del profondo.
Metodi come la divinazione con i tarocchi e l’I Ching oggi rappresentano soprattutto una
ricerca interiore: la connessione con il divino per conoscere meglio se stessi, la nostra psiche
ed il presente che stiamo vivendo.
Divinazione – metodi
Per scegliere un metodo di divinazione è bene affidarsi all’intuito.
Come spiega Bettina Tetgmeier nel suo Il Grande libro della Divinazione se abbiamo simpatia
per un determinato oracolo entreremo più facilmente in sintonia con esso.
I metodi divinatori possono essere così suddivisi:
- Oracoli eidetici cioè la capacità di interpretare il segno: lo sono la lettura dei fondi di caffè e del te,
la visione nella pietra, la fusione del piombo, la visione nella corteccia degli alberi, l’oracolo dall’albero - Oracoli visivi sono basati sulle capacità del veggente: la visione nella sfera cristallo, nello specchio,
nel fuoco, nell’acqua, nelle nuvole, spirale, le carte - Viaggi spirituali sono tecniche sciamaniche antichissime proprie di diverse culture:
il viaggio spirituale sciamanico, i viaggi nel Tattwa - Consultazione degli spiriti cioè la divinazione attraverso l’interrogazione degli spiriti.
E’ presente in molte culture ma è spesso adottato con timore. - Oracoli combinatori i metodi più difficili nell'ambito del processo interpretativo poiché chi li utilizza
deve conoscere perfettamente il sistema di divinazione: divinazione con le rune, cartomanzia, tarocchi,
la geomanzia, la lettura delle conchiglie - Oracoli combinatori oggettivati sono metodi complessi che partono da una base oggettiva
come astrologia, chiromanzia - Oracoli binari sono considerati i metodi base poiché possono rispondere solo con sì o no come
il pendolo e il lancio della moneta - Oracoli numerologici. Nella mistica e nella magia i numeri hanno sempre avuto ruolo importante.
Lo sono sistemi come il quadrato numerico e la gematria, cioè l'interpretazione delle parole o
delle lettere mediante i numeri - Testo usato come oracolo cioè metodi divinatori basati esclusivamente sull’interpretazione del testo.
Lo sono I Ching e la divinazione attraverso la trafittura del libro - L'interpretazione dei sogni, arte antichissima che godeva grandissimo favore poiché nell’antichità
si credeva che i sogni fossero inviati dagli dèi, perciò erano considerati una rivelazione. - Interpretazione degli Omen è un tipo di profezia valida se si accompagna
a un atteggiamento psichico corrispondente
Divinazione - come si fa
Sperimentare una tecnica dopo l'altra senza comprendere la struttura di base è un esercizio sterile.
Nelle arti divinatorie è fondamentale l'atteggiamento interiore di chi le pratica: tutto dipende
dalla personalità, dalla capacità di abbandonare le pressioni del quotidiano e di riconnettersi con
il divino interiore. Qualunque sia la divinazione prescelta dobbiamo ricordare di avere fiducia
nell’oracolo. Evitiamo di interrogarlo più volte con la stessa domanda.
Uno dei rischi più grandi infatti è quello di non accettare il responso e cercare di volgere a
proprio piacimento vaticini che non comprendiamo o che, semplicemente, non incontrano il nostro favore.
La divinazione può avvenire anche attraverso la chiaroveggenza. In questo caso il veggente modifica
il suo stato di coscienza normale. Utilizza uno strumento, che possono essere i tarocchi o la sfera di
cristallo o lo specchio, ma il suo sguardo va oltre. Il veggente entra in contatto con un’altra dimensione interiore
in cui relativizza le categorie spazio - tempo e riesce ad avere la visione di eventi che si
realizzeranno in futuro o stanno avvenendo in un altro luogo.
La chiaroveggenza è sempre stata considerata un dono divino, una dote spirituale innata.
In realtà esistono delle pratiche per esercitare questa qualità.
Agire con pazienza e costanza è fondamentale se scegliamo di esercitare le nostre doti profetiche.
La divinazione può anche avvenire mediante l’interpretazione. Questo richiede l’ottima conoscenza
del metodo prescelto e la capacità di combinare velocemente simboli e i segni attraverso l’intuito.
Se non riusciamo a farlo rischiamo di dare risposte stereotipate, non personalizzate al singolo caso e
alla domanda posta. Come spiega Bettina Tetgmeier “Quando applichiamo tecniche combinatorie noi
operiamo in ampia misura col principio di analogia.
Per esempio nell'interpretazione delle carte.
Postuliamo che fra l'interrogante o l'oggetto della domanda da lui posta e il quadro offerto dalle carte
esiste un'analogia, una corrispondenza di significati. Per interpretare l'oracolo non occorre possedere
doti di chiaroveggenza. Qui la tecnica si basa su deduzioni causali che si rifanno al principio di analogia.
Però nel processo entrano anche le impressioni dell'interprete, il suo intuito.”
Qual è in pratica la differenza tra il metodo visivo e quello interpretativo?
Sono tecniche diverse e rappresentano modi differenti di intendere la vita.
E’ bene lasciarsi andare alle affinità.
Alcuni metodi divinatori richiedono un atteggiamento serio e concentrazione assoluta.
Ad altri è possibile approcciarsi con spirito più vivace.
Sta ad ognuno scegliere il metodo più vicino al proprio spirito.
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