Grafologia - Lo studio della calligrafia
L'interpretazione psicologica della scrittura è uno degli strumenti più interessanti per conoscere se stessi e gli altri.
Se pensi che il significato della grafologia stia tutto nell'autenticare firme e documenti hai intuito solo una piccola parte delle possibilità dell'analisi grafologica.
Lo studio della calligrafia ha potenzialità enormi.
La persona che scrive, ovviamente parliamo di scrittura a mano, esprime segni grafici personali ed esclusivi, ripetibili solo attraverso la volontà di imitazione.
Dall'analisi calligrafica scopriamo che ogni grafia è davvero unica e racchiude i segreti della nostra personalità.
Il significato psicologico della calligrafia è riconosciuto anche nella definizione della parola grafologia: “dal francese graphologie, scienza che si propone in campo psicodiagnostico di rivelare il carattere e le condizioni psichiche di una persona attraverso l'esame della sua scrittura, ma che viene anche utilizzata nell'analisi di documenti scritti a mano per il riconoscimento della loro autenticità o per la loro attribuzione, e in ambito giudiziario per accertare eventuali falsi”.
Proprio così, ogni caratteristica della nostra scrittura porta con sé informazioni caratteriali ed emotive, psicologiche, dettagli legati all'emotività del periodo che viviamo nel momento in cui tracciamo sul foglio la nostra grafia.
Dal testo scritto a mano il grafologo riesce a tracciare un quadro completo dello scrivente.
Grafologia disciplina moderna? E' vero, ma se andiamo a curiosare nel passato scopriamo che l'interesse per la scrittura ha origini antiche. La grafologia è diventata disciplina nel XIX secolo ad opera dell'abate francese Jean-Hippolyte Michon che pubblica il primo manuale di grafologia e fonda in Francia la Société de Graphologie, eppure già il filosofo greco Aristotele nel IV secolo a.C. esprimeva grande interesse per la scrittura che definiva “sintesi dell'espressione mentale e verbale dello scrivente”.
Alcuni secoli più tardi, esattamente nel I d.C, sarà lo storico romano Svetonio ad avere l'intuizione di commentare la grafia di Ottaviano Augusto osservando la grafia in relazione alla personalità dell'imperatore.
Nel '600 sarà il docente in logica e metafisica dell'università di Bologna Camillo Baldi ad interessarsi della scrittura ed a pubblicare nel 1622 il trattato Come da una lettera missiva si conoscono la natura e le qualità dello scrivente.
Per avere il fondatore della grafologia italiana dobbiamo aspettare frate Girolamo Moretti che a inizio '900 viene a conoscenza degli studi portati avanti da Michon. Moretti inizia a studiare il trattato dell'abate francese e nel 1914 pubblica in Italia Il trattato di grafologia in cui elabora un originale sistema di analisi e interpretazione della scrittura.
Calligrafia significato psicologico
La scrittura è espressione diretta del nostro modo di essere, il riflesso dei moti profondi che ci animano e che giorno dopo giorno costruiscono la nostra personalità, tra attitudini naturali e condizionamenti esterni.
Proviamo a capire qualcosa in più sulla nostra scrittura?
Prima ancora di osservare alcuni esempi di grafia, la domanda da fare è: come occupiamo lo spazio all'interno del foglio? Il grafologo svizzero Max Pulver ha lavorato sull'osservazione simbolica del campo grafico perchè il foglio rivela il racconto di noi stessi anche per come occupiamo lo spazio.
Le ricerche di Pulver ci dicono che il foglio è di fatto la proiezione esterna di uno spazio interiore.
Il modo in cui con la nostra scrittura prendiamo possesso dello spazio diventa quindi un fattore importante che racconta come affrontiamo la vita.
Noteremo allora che alcune grafie quasi timidamente tendono ad occupare un minimo di spazio, altre scritture invece ci appariranno invadere letteralmente tutta l'area disponibile.
Osserveremo altre scritture che privilegiano solo alcune zone del foglio ignorando le altre. Tutte le grafie però, e quindi tutti noi scriventi, rispondono in modo inconsapevole al simbolismo del campo grafico che circoscrive il nostro ambito di azione.
Lo schema simbolico ideato da Pulver ci svela dove ognuno di noi colloca i suoi interessi più urgenti:
- Sinistra: simboleggia l'origine, la certezza del passato, il punto di partenza dal quale affrancarsi per poter partire, la figura materna, introversione, ricordi
- Destra: è il punto verso cui ci dirigiamo, ciò che ancora non conosciamo, futuro, progetti, figura paterna, estroversione
- Alto: spazio del mentale, ambizioni, aspirazioni, ideali
- Basso: realtà concreta, radicamento materiale, fisicità, sessualità
La prima chiave di lettura simbolica dell'utilizzo dello spazio ci porta ad una prima osservazione del carattere:
- il riflessivo oppure l'introverso privilegia la zona a sinistra del foglio
- il creativo e l'estroverso occuperanno tendenzialmente la zona a destra
- il concreto occuperà di preferenza la parte bassa del foglio
- l' idealista, ambizioso o il fantasioso tenderanno ad occupare la zona alta
Grafologia esempi di scrittura
Allora, abbiamo compreso che il modo in cui occupiamo lo spazio sul foglio racconta molto di noi, ora iniziamo ad osservare la scrittura vera e propria.
Che tipo di scrittura è? Per capirlo dobbiamo sapere che la scrittura ha tre fasce di suddivisione:
- fascia superiore accoglie gli allunghi verso l'alto e le asole delle lettere dotate di allunghi (esempio la b la d e la f)
- fascia inferiore si sviluppano allunghi e asole delle lettere (esempio f, la g e la p)
- fascia centrale zona priva di allunghi dove si sviluppa il cosiddetto corpo medio della scrittura,
è considerato la sede dell'Io
L'inclinazione degli allunghi sulla destra o sulla sinistra è indicativa, come anche l’estensione più o meno marcata degli allunghi verso il basso e verso l’alto.
L'allungo ci dice in quale misura chi scrive dà spazio ai suoi interessi più immediati: se la lunghezza è molto accentuata rispetto alla fascia centrale, allora il richiamo verso l’una o l’altra delle due zone è particolarmente sentito.
Ad esempio, qual è il significato di una scrittura grande e tondeggiante?
Osserviamo la fascia centrale di scrittura, la zona in cui si concentrano le lettere basse.
Questa fascia rivela la parte più intima del nostro io, quella relativa all'io in relazione alla vita affettiva e nella manifestazione delle esigenze più vitali. Ecco, la zona centrale è considerata il corpo della scrittura e rappresenta la centralità dell’essere.
Quando le lettere basse presenti in questa fascia centrale risultano “ben costruite ed equilibrate rispetto agli allunghi superiori e inferiori, abbiamo un segnale positivo di equilibrio”.
Come spiega la grafologa Marisa Paschero “il segno non ha mai un valore fisso e deve essere sempre considerato nel suo contesto e nell'interazione con gli altri segni. Analizzare la propria scrittura è l’esercizio in assoluto più difficile, ma ne vale la pena”.
La grafologia oggi continua ad evolvere e scoprire nuovi interessanti filoni di analisi, come il recente e originale studio della grafologia applicato a zodiaco e sistemi planetari.
Ti interessi di grafologia? Se vuoi approfondire lo studio della calligrafia e il suo significato psicologico allora dai un'occhiata alle letture che ti suggeriamo: