Arthur Schopenhauer (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860) filosofo, orientalista, traduttore tedesco, considerato uno dei maggiori pensatori del XIX secolo e dell’epoca moderna.
Studia nelle università di Gottinga, Berlino e Jena. A Berlino ascolta le lezioni di Fichte ma preferisce Kant e Platone, filosofi che avrebbero maggiormente influenzato la formazione del suo sistema di pensiero. Nel 1813 ottiene il dottorato a Jena col saggio Über die vierfache Wurzel des Satzes vom zureichenden Grunde. Nel 1819, completa e pubblica il suo capolavoro, Die Welt als Wille und Vorstellung (in appendice è la Kritik der kantischen Philosophie) e successivamente ottiene la venia docendi nell'università di Berlino, ma esercita con poco successo poichè gli studenti preferiscono le lezioni di Hegel alle sue.
Nel 1832 abbandona definitivamente la carriera accademica e Berlino. L'insuccesso nell'insegnamento rende ancora più forte il suo disprezzo per l'idealismo e per Hegel. Questo profondo risentimento genera il violento attacco contro la "filosofia delle università". Ritiratosi a Francoforte, continua a comporre note e saggi filosofici, per lo più brevi, parte dei quali raccoglie nei Parerga und Paralipomena (2 voll., 1851), mentre la maggioranza restano inediti e a poco a poco vengono pubblicati dopo la sua morte.
Il suo pensiero conosce una nuova visibilità negli ultimi anni della sua vita, e soprattutto dopo la morte.
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