E' un commento alle opere su tema religioso di Giovanni Gentile,
politico e accademico italiano tra i maggiori esponenti del
neoidealismo filosofico.
Formatosi in ambiente cattolico, non rinnegò mai la religione,
ma cercò di andare oltre una mera accettazione formale dei
suoi principi: la sua concezione speculativa fu l’estremo tentativo
di far rientrare la confessione religiosa nella filosofia.
La Chiesa, tuttavia, estremamente attenta all’ortodossia,
ritenne irrimediabilmente erronea la filosofia idealista, tanto che, nel 1934,
l’opera ommia del filosofo fu messa all’Indice dei Libri proibiti.
Il saggio degli scritti gentiliani sul tema della religione è curato
da Hervé Cavallera e si articola in tre sezioni.
La prima parte del volume (La religione nell’attualismo)
raccoglie gli scritti del filosofo, tratti dalle sue opere teoretiche,
intorno al suo modo di concepire la religiosità.
La seconda parte (Il significato del cristianesimo) propone
i testi intorno al suo rapporto con il cristianesimo. In essa, oltre a
testi chiaramente esplicativi, sia pure in chiave teoretica,
sono presenti articoli che testimoniano il conflitto con pensatori
cattolici ortodossi, soprattutto dopo il Concordato del 1929.
Nella terza parte (Tra Occidente e Oriente), invece, i lettori
potranno trovare le pagine che trattano argomenti e
pensatori cristiani e non cristiani, con particolare attenzione
alle sue riflessioni sul mondo greco classico e su quello orientale.
Il problema della religione è fondamentale per comprendere
il pensiero gentiliano.
Come spiega il curatore del testo, filosofi come Gentile e
Benedetto Croce non si sono fermati all’accettazione di una
realtà rivelata che richiama un’origine remota della creazione o
della realizzazione del mondo e dei viventi, ma hanno cercato
la verità ultima di là dalle credenze religiose, senza peraltro ignorarle.
Tutto il pensiero gentiliano può e deve essere compreso all’interno
di tale logica e ricerca.
Egli si batté per il ritorno dell’insegnamento della religione cattolica
nella scuola e nel 1922 da ministro della Pubblica Istruzione avviò
la riforma della scuola italiana più organica del Novecento.
Riforma che prevedeva l’insegnamento della religione
nella scuola primaria, ma non nella secondaria poiché al liceo
avrebbe invece trovato posto la filosofia.
Ideato da H. Cavallera, curatore delle opere complete gentiliane,
il testo delinea la posizione del filosofo idealista di fronte alla
fede in tutte le sue diverse declinazioni.
Indice libro
- Il senso della filosofia in Gentile di H. A. Cavallera
- Della presente edizione di H. A. Cavallera
- Prima parte - La religione nell'attualismo
- Seconda parte - Il significato del Cristianesimo
- Terza parte - Tra Occidente e Oriente
Recensioni
Gentile oltre la retorica - Il Primato Nazionale
Ritrovare Dio - Il Borghese
Giovanni Gentile Ritrovare Dio - Mizar
Ritrovare Dio scritti sulla religione - Quotidiano del Sud
Gentile, l'orientalista che non ti aspetti - La Verità
Ritrovare Dio - Annali Fondazione Ugo Spirito e Renzo de Felice
G. Gentile Ritrovare Dio - Archives de Sciences Sociales des Religions