Con l'uomo termina l'evoluzione inconscia e ha inizio l'evoluzione consapevole. Ma questa evoluzione non inizia con l'uomo in quanto tale, bensì solo se “tu” lo decidi. E la vita sottintende il movimento. è impossibile restare statici: o si evolve verso un livello di consapevolezza superiore, oppure si regredisce. Dipende tutto da noi. E anche il non scegliere è di fatto una scelta (Osho).
La maggior parte delle persone scelgono abitualmente l'incoscienza attraverso l'alcool o le droghe, il lavoro o il sesso o le percezioni sensorie. Pochi, invece, sono coloro che scelgono di intraprendere un viaggio verso un livello superiore di consapevolezza. E' ad essi che Bhagwan si rivolge con questo volume, in cui pone le fondamenta per “una nuova evoluzione dell'uomo”. Il suo punto di partenza sono i limiti oltre i quali la psicologia occidentale non è andata. Bhagwan si lascia alle spalle Freud, Jung e tutte le intuizioni della psicoterapia olistica, per parlare della creazione di un uomo nuovo, e di uno spazio di vita in cui l'essenza di Buddha racchiusa in ogni essere umano possa fiorire.
Ma perchè questo accada - dice - l'uomo deve essere accettato in tutta la sua totalità. Non si deve negare né l'irrazionale né la ragione; né l'intelletto né le emozioni; né la scienza e neppure la religione. L'uomo deve restare fluido, un flusso in grado di spostarsi da una polarità all'altra.