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E' nato nel 1914 a Cernowitz in Bucovina, allora provincia orientale dell'impero austro-ungarico. Dopo il 1919 diventa cittadino romeno. Studia a Vienna. Nel 1938 è a Berlino. Finita la guerra lavora per la radio, che trasmette in anteprima le sue Maghrebinische Geschichten (1953) (Storie di Maghrebinia, Studio Tesi, 1987). Ha inizio proprio in questi anni la sua più intensa e vivace attività di romanziere; nel 1954 esce Odipus siegt bei Stalingrad (Edipo vince a Stalingrado, Mondadori , 1964), una satira sulla placida incosciente aristocrazia berlinese negli anni del Nazismo. Ironia e virtuosismi letterari si fondono invece su Ein Hermelin in Tschernopol (1958) (Un ermellino a Cernopol, Mondadori, 1962), mentre la vena satirica di Rezzori raggiunge il suo tono più polemico nei quattro volumi Idiotenführer durch die Deutsche Gesellschaft (1962-65) (Guida per gli idioti attraverso la società tedesca). Da non dimenticare la sua incursione nel mondo del cinema in occasione del film di Louis Malle Viva Maria!, che ispira un pungente quaderno di appunti, Die Toten auf ihre Plätze (1966) (I morti al loro posto, Mondadori, 1966). Oltre a Der Tod meines Bruders Abel, pubblicato nel 1976, Rezzori ha.pubblicato: 1001 Jahr Maghrebinien (1967) (1001 anni di Maghrebinia), Neue Maghrebinische Geschichten (1972) (Nuove storie di Maghrebinia), In gehobenen Kreisen (1978) (Nelle alte sfere), Greif zur Geige. Frau Vergangenheit (1978) (Afferrare il violino. La signora Passato), Sherrytime (1978) (Il tempo dello sherry), Memoiren eines Antisemiten (1979) (Memorie di un antisemita, Longanesi, 1980).