L’uomo di oggi, immerso nel mondo che lo circonda, non è più consapevole della sua origine divina, del suo tesoro interiore: si è quasi completamente identificato
L’uomo di oggi, immerso nel mondo che lo circonda, non è più consapevole della sua origine divina, del suo tesoro interiore: si è quasi completamente identificato con la realtà materiale e si è reso cieco alla Verità una e immutabile. Per destare l’essere umano dal suo “sogno di Maya” e ricordargli la sua essenza divina, l’Uno senza secondo, Dio, il Creatore presente in ogni cosa, di tanto in tanto assume forma umana e scende sulla Terra come Avatar: Sai Baba è uno di questi. A coloro che desiderano avvicinarsi alla pratica spirituale indicata da Sai Baba, Sandhya indica il sentiero da percorrere per giungere a quei frutti divini così generosamente elargiti dall’albero Sai. Il libro è infatti la raccolta delle preghiere che dall’alba al tramonto vengono recitate nell’ashram di Puttaparthy. Ma non solo preghiere e invocazioni sono state qui tradotte dal sanscrìto: per la prima volta, insieme a simboli e rituali, ne è stato spiegato il significato più profondo così che anche il devoto occidentale, come raccomanda Sai Baba, possa cogliere la loro intima essenza e comprendere il loro esatto valore per una consapevole crescita spirituale. Perché allora non ascoltare e mettere in pratica questi insegnamenti divini? In qualunque momento della nostra vita non è mai troppo tardi per incominciare questo viaggio: basta crederlo e volerlo con tutto il cuore.