Traduzione, introduzione, note e spiegazione delle immagini di Eugène Canseliet - Edizione italiana a cura di Paolo Lucarelli.
Il trattato di Basilio Valentino è stato riportato alla luce in circostanze definite misteriose; un particolare questo che contribuisce a conferire a tale straordinario volume dedicato all'Alchimia il carattere di meraviglioso. Le dodici chiavi de la filosofia rappresenta una testimonianza eccezionale, opera di un monaco benedettino tedesco del XIV secolo che svela tutti i segreti della scienza ermetica. Un indispensabile vademecum per tutti gli studiosi e appassionati di alchimia. Nella sua Prefazione, tuttavia, Paolo Lucarelli mette in guardia da una interpretazione letterale del testo o da una sua lettura personalizzata. Egli scrive infatti "chiunque voglia dedicarsi anche solo alla semplice spagiria è bene che sia molto attento nel seguire le ricette degli antichi maestri senza volerle tradurre troppo frettolosamente in procedimenti moderni. I "trucchi" consistono a volte semplicemente in processi che il nostro contemporaneo potrebbe essere tentato di "migliorare" servendosi delle attuali tecnologie con conseguenze fallimentari. In secondo luogo e questo sembra più importante, non si dovrebbe decidere tanto facilmente che gli antichi vivessero di illusioni o di "allucinazioni" soltanto perchè non siamo capaci di ottenere i risultati che promettono. Un po' di umiltà e di pazienza restano gli ingredienti principali di qualunque successo". Nell'opera si ritrovano applicate alla generazione spontanea alcune credenze che qualcuno ha definito aberrazioni. Queste, in sintesi, spiegano la creazione dell'Uovo minerale, cioè la nascita partogenesiaca dell'homunculus, il piccolo uomo chimico dei fratelli in Ermete. L'alchimia, questo è il succo de Le dodici chiavi de la filosofia, rimane immutabile e perenne nel suo Assoluto, distante dalla Scienza insegnata pubblicamente e sempre perfettibile.