“Talora è più difficile, in maniera paradossale, trovare un titolo che scrivere un libro;
si sa sempre quanto si vuol dire, ma non sempre come chiamarlo… Sceglieremo perciò
il titolo del primo capitolo: Avere un Centro, questo introduce a suo modo i capitoli
seguenti, che trattano d’antropologia su tutti i piani e anche, più avanti, di metafisica e
di vita spirituale. C’è l’ordine dei principi, che è immutabile, e quello dell’informazione
– tradizionale o altra – di cui si può dire che è inesauribile: da una parte nel libro non
tutto sarà nuovo per i nostri lettori abituali, e dall’altra vi troveranno tuttavia delle
precisazioni e illustrazioni che possono avere la loro utilità. Non si hanno mai troppe
chiavi per la “sola cosa necessaria”, anche se i riferimenti sono indiretti e modesti”.
(dalla Prefazione dell’Autore)
“Per la prima volta in particolare in un lungo capitolo d’antropologia tradizionale,
intitolato appunto Avere un Centro, Schuon espone, con la sua abituale libertà
d’espressione, la sua nozione di ‘genio’ come fenomeno compensativo
all’impoverimento dell’ambiente e mostra una cultura classica inattesa tanto sul piano
pittorico quanto su quello poetico o letterario”.
Jean Baptiste AYMARD
“Per la potenza e limpidezza del pensiero, eco fedele di un insegnamento sovrumano,
[i capitoli del libro] sono davvero per il lettore attento, ‘una luce sul cammino’”.
Jean HANI