con uno studio su Frate Elia e l'Alchimia
di Anna Maria Partini
Elia da Cortona, o Elia da Assisi (Assisi, 1180 circa-Cortona, 22 aprile 1253), francescano laico, fu molto vicino a San Francesco essendo uno dei suoi primi seguaci. Ebbe un importante ruolo politico come amico e consigliere di Federico II di Svevia, dal quale ricevette delicati incarichi diplomatici. Non riuscì, però, nel suo intento di riconciliare i poteri universali del Papato e del Sacro romano impero; anzi, il suo impegno politico gli costò una scomunica che fu resa pubblica ed effettiva nel 1240. Un suo riavvicinamento al Papato si ebbe solamente nel 1250, dopo la morte di Federico II.
Una tradizione cronachistica, a lui sostanzialmente avversa, lo indica anche come dedito a pratiche alchemiche, arrivando perfino ad attribuirgli la stesura, presso la corte federiciana, di un trattato in sei libri in lingua latina sull’argomento intitolato Lumen luminum, ispirato al Libro degli allumi e dei sali e ai formulari del Corpus Hermeticum di Ermete Trismegisto.
Da questi presupposti parte l’analisi di Anna Maria Partini che correda la nuova edizione del celebre e raro testo di Salvatore Attal di uno studio accurato e di un profilo biografico aggiornato sul celebre compagno di San Francesco.