Violenza, omicidio e malvagità nella letteratura “per l’infanzia”
Anni di studi di filologi, di storici della letteratura e della religione hanno dimostrato che la fiaba è un universo complesso, un laboratorio antropologico e psicoanalitico di straordinario interesse nel quale si mescolano questioni legate alla linguistica, all’origine e alla diffusione dei miti, ai processi narrativi sviluppatisi nel passaggio tra l’oralità e la scrittura. Ma una peculiarità delle fiabe riguarda la presenza nelle loro trame di tematiche paradossalmente poco adatte ai bambini e con sfaccettature anche violentissime: omicidi, stupri, pedofilia, smembramenti, morti violente, antropofagia ecc. Ed è tale l’ambito affrontato nel libro: il lettore vi scoprirà aspetti nascosti, ma che abbondano in una letteratura ancora definita “per l’infanzia”.
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Indice libro
- Prefazione del dott. Fabrizio Russo
- Fiabe cattive maestre
- Dall'oralità alla letteratura
- Barbablù: un omicida seriale tra storia e fantasia
- Vendetta, tremenda vendetta
- Mangiatori di carne umana
- Ladri di bambini
- Cappuccetto Rosso: atmosfera noir, eros ambiguo e stupro
- Il volto oscuro delle fate
- Stupri, abbandoni, tradimenti, violenze
- Amanti mostruosi
- Padri incestuosi
- L'omicidio di Pinocchio
- Vanità, invidia e crimine
- L'ambiguità di Cenerentola
- Sacrifici umani e folklore
- Povertà, fame e antropofagia
- Ius primae noctis
- Omicidi rituali e magia nera
- Bibliografia
Recensioni
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