Leggendo i saggi contenuti nella raccolta, si noterà che mirano all'enunciazione
della verità, di cui le dialettiche tradizionali costituiscono solo il rivestimento.
Perciò esponiamo diverse formulazioni della verità di ogni dove e di sempre,
non quali storici delle idee, ma quali divulgatori della «philosophia perennis».
Abbiamo veramente l'intenzione di offrire qui una dottrina essenziale,
completa, omogenea e bastevole; diremmo volentieri una «filosofia» o una
«teosofia» se tali parole fossero utilizzabili senza il rischio di equivoci.
A proposito del nostro libro, diremo che la sua dialettica è necessariamente
adeguata al suo messaggio; essa non può considerare le pretese esorbitanti di
una psicologia - o addirittura di una biologia - tendente assurdamente a
sostituirsi alla filosofia e, in breve, al pensiero.
Non possiamo essere biasimati, secondo una logica plausibile, d'adoperare un
linguaggio ingenuo e desueto, quando appunto la nostra dialettica si giustifica
essenzialmente per il suo contenuto, che è in funzione dell'Immutabile.
Non v'è extraterritorialità spirituale: l'uomo esistendo è tutt'uno con quello
che l'Esistenza implica.
Conoscendo, siamo chiamati a conoscere tutto l'intelligibile; non ciò che è
intelligibile secondo la nostra comodità, ma ciò che lo è secondo la capacità
umana e la natura delle cose.