Cosa dire a chi ha perduto una persona cara
La cosiddetta “crisi della coscienza” occidentale non ha altra causa che il rifiuto pressoché generale della nozione di immortalità. La si definisce crisi occidentale , ma in realtà essa è planetaria. Jean Prieur è in una posizione privilegiata per saperlo, dal momento che nella sua attività di professore di lettere in Francia ha messo in contatto tra loro studenti dei cinque continenti. Questo libro è un florilegio, una scelta e una raccolta di comunicazioni dalla dimensione invisibile alla nostra – da parte di coloro che generalmente definiamo «trapassati» – ai loro cari rimasti su questa Terra. Ma trapassati dove? E quale senso e scopo hanno questi messaggi? Non solo essi annunciano che la vita continua, e che non vi è differenza fra vita e morte, essendo anzi la vita senza l’impedimento del corpo fisico molto più dinamica e ricca, ma ci confermano che la vita nei mondi spirituali è la «vera» vita, di fronte alla quale la nostra esistenza può essere definita una pura illusione. Dopo un centinaio di pagine introduttive e una spiegazione panoramica del fenomeno delle comunicazioni dall’Aldilà, Jean Prieur presenta una galleria di «personaggi», parte dei quali già inseriti nel suo libro Testimoni dell’invisibile. Ecco quindi Bertha, Pierre, Paqui, Roland, Simone ed altri venire a spiegarci come la morte non sia altro che il passaggio ad un’altra dimensione, un ingresso nella luce, descrivendo anche la loro nuova vita. Il tutto è ampiamente supportato da citazioni bibliche ed evangeliche, mentre i messaggi stessi si integrano e si completano tra loro in maniera straordinaria. Il libro aiuta a comprendere come i veri legami d’amore non si interrompano mai, meno ancora con la morte, la quale fa nascere un continuo e intenso contatto psichico e affettivo tra gli esseri chiamati a vivere l’esperienza umana.