La diffusione del Buddhismo Zen in Occidente è dovuta, in larga parte, all'opera
di D.T. Suzuki, nato in Giappone, il quale raggiunse l'illuminazione Zen all'età di
ventisette anni, dopo strenua applicazione. Da allora in avanti egli studiò e scrisse
per sessant'anni, compiendo frequenti viaggi in Europa e negli Stati Uniti.
Pubblicato per la prima volta nel 1950, Vivere Zen, è stato accolto da molti come
il più importante lavoro dell'Autore sul Buddhismo Zen.
Il libro costituisce una nuova introduzione all'argomento e lo stesso autore lo
considerava un tentativo di spiegare all'Occidente in modo nuovo l'approccio
all'illuminazione unico nel suo genere. Vivere Zen non mancherà di far sorgere
un nuovo interesse nei confronti di questo profondo, diretto ed estremamente
pratico modo di vivere, che per dodici secoli ha contribuito a modellare la
filosofia, la cultura e l'arte della Cina e del Giappone.
"Quando Suzuki parla dei più alti stadi della consapevolezza, lo fa come uno che
vi dimora. Per coloro che non possono sedersi ai piedi del Maestro, i suoi scritti
possono costituirne un sostituto". (Christmas Humphreys)