Quarta edizione corretta. Saggio introduttivo di Claudio Risé. Appendici di Alessandro
Grossato, Roberto Melchionda, Giovanni Monastra.
Con un'ampia bibliografia aggiornata.
È l’opera principale di Julius Evola: scritta dopo i trent’anni e completata tra la fine
del 1931 e l’inizio del 1932, venne pubblicata in Italia nel 1934 e in Germania nel 1935.
Opera principale non soltanto per la multiforme e vastissima cultura espressa, per le
inedite tesi esposte, ma soprattutto perché costituisce per l’Autore da un lato,
il passaggio dalla filosofia e dell’esoterismo ad una complessa “visione del mondo”
tradizionale; dall’altro, è la base per tutte le sue prese di posizione a carattere
metapolitico e spirituale dei successivi quarant’anni.
Rivolta contro il mondo moderno è un’opera unica: pensata secondo un metodo
“scientifico”, attenta alle varie acquisizioni nei diversi campi del sapere, propone
al tempo stesso una interpretazione mitico-simbolica della storia del mondo.
Per tale motivo ha potuto resistere al trascorrere dei decenni ed essere ancora valida
nel Terzo Millennio.
L’opera di Evola risale alle cause che hanno prodotto il mondo attuale, indica i processi
che hanno esercitato già da tempo un’azione distruttiva su ogni valore, ideale e forma
di organizzazione superiore dell’esistenza.
Il libro, quindi, non si limita ad una descrizione della “crisi” del mondo moderno come
fece René Guénon, ma nemmeno si esaurisce in una polemica senza centro, dato che
con uno studio comparato abbracciante le civiltà più varie, indica ciò che nei diversi
domini dell’esistenza può rivendicare un carattere di normalità in senso superiore:
così per lo Stato, la legge, l’azione, la concezione della vita e della morte, il sacro,
le articolazioni sociali, il sesso, la guerra, ecc., oltre a quelle vie che erano state già
indicate per condurre l’individuo al di là della condizione umana anziché ridurlo a poco
a poco ad un essere senza volto, a una parte sempre più dipendente di un collettivo in
un mondo dominato dalla materia e dall’economia, perseguente solo forme di un
benessere ottuso da animale umano.
Il noto scrittore e poeta Gottfried Benn, alla sua pubblicazione, giudicò il libro come
«un’opera il cui significato eccezionale si paleserà chiaramente negli anni che vengono.
Chi lo legge si sentirà trasformato e guarderà all’Europa con un altro sguardo».
Altri vi ha visto la presentazione di «contenuti spirituali originali che sovrastano la
nostra età oscura e incitano alla riconquista di un mondo e di una civiltà da uomini
non spezzati» (J. von Kempski).
Il far sentire che oggi nulla può conferire ad un atteggiamento spirituale un carattere
così integralmente e violentemente rivoluzionario quanto il riferimento alle origini,
è un aspetto assai importante del libro.
Esso, infine, potrà interessare una vasta cerchia di lettori anche perché nel ricostruire
ciò a cui il mondo moderno deve la sua nascita e il suo volto vengono considerati lo
spirito e lo svolgimento di molte civiltà d’Oriente e d’Occidente secondo punti di vista
nuovi e suggestivi, in una visione d’insieme nella storia.
Circa questa parte dell’opera, è stata giudicata «stupefacente la sicurezza delle
conoscenze, la qualità e la quantità delle documentazioni», mentre altri ha potuto
scrivere: «Evola espone le sue idee in un modo che trascina. Vi sono punti di una forza
magica, nel suo libro».
La presente nuova edizione di Rivolta, oltre a numerosi aggiornamenti bibliografici,
contiene in appendice tre saggi: un’analisi del rapporto Evola-Guénon a proposito
del libro; un confronto fra le sue tre edizioni; un esame dell’eco che ebbe negli Anni
Trenta, con la riproposta delle recensioni di Benn; Guénon, Eliade e Coomaraswamy.