Quarta edizione corretta con Appendice. Saggio introduttivo di Hans Thomas Hakl.
Pubblicato in origine nel 1932, riunendo saggi apparsi negli anni precedenti, e poi
ristampato nel 1949 e nel 1971 con aggiornamenti, il libro a tanta distanza dalla sua
prima apparizione risulta di una sconvolgente attualità, tale da poter essere ancora oggi
utilizzato come un illuminante manuale per orientarsi nel babelico “spiritualismo
contemporaneo” degli anni 2000 e per evitarne le trappole. Infatti, ancora oggi sono
numerosi gli ambienti che si interessano al cosiddetto “sovrasensibile” e che riscoprono
dottrine “occulte” ed esotiche, dandosi talvolta anche a pratiche evocatorie, cercando
esperienze inusitate, votandosi a eccessi “contestativi”.
Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo è stato uno dei primissimi libri,
all’inizio degli anni Trenta del Novecento, a mettere in guardia profeticamente contro
questi pericoli. Ecco quindi una messa a punto sistematica intesa a distinguere – senza
alcun pregiudizio e posizione preconcetta – il positivo dal negativo, a indicare in quale
direzione si debba cercare il vero sovrannaturale. Spiritismo, metapsichica,
parapsicologia, teosofia, antroposofia, “esoterismo cristiano”, misticismo,
Krishnamurti, “occultismo”, magia, freudismo e altre correnti vengono analizzati.
Già la terza edizione del 1971 era stata ampliata includendo l’esame di ulteriori
tendenze manifestatesi nei precedenti quarant’anni, come quelle che hanno fatto capo
a George Gurdjieff e Aleister Crowley, o anche il singolare interesse oggi destato dal
satanismo. Pure la critica alla psicanalisi venne ampliata prendendo in considerazione
quella di Wilhelm Reich e Carl Gustav Jung.
Ciclicamente, dunque, il problema affrontato da Julius Evola nei suoi scritti a partire
dalla metà degli anni Venti si ripresenta con forma diversa, ma sostanza quasi
immutata. Sicché l’opera del filosofo tradizionalista è ancora indispensabile per chi
voglia avere un serio orientamento pratico e dottrinale in un campo così infido,
fuor dai pregiudizi e dai ristretti orizzonti della prevalente mentalità profana,
prendendo come sicura base idee e principi superiori d’ordine tradizionale.