Nota a livello internazionale per l’adesione ai “Breatharians” – un gruppo dell’area oceanica che per primo ha intrapreso l’alimentazione pranica attraverso una particolare forma di respirazione, e che ha ispirato la sua scelta – Jasmuheen da oltre 25 anni pratica la meditazione e la ricerca metafisica; attualmente, si nutre di “luce liquida”, ottenendo da ciò un potere rigenerativo delle cellule. A partire dal 1993, l’asceta australiana ha sperimentato e realizzato il processo che consente al proprio corpo di venire alimentato pranicamente. Illuminata da una guida interiore, decise di non mangiare né bere per sette giorni, di bere solo acqua nella seconda settimana e di rimanere a riposo nella terza. In questo modo si è assuefatta al digiuno, nutrendo di luce i centri pranici. Da allora Jasmuheen segue con costanza questa pratica di digiuno. Scopo dell’astinenza sistematica dal cibo è quello di raggiungere l’immortalità: l’invecchiamento e la morte, secondo Jasmuheen, infatti, non sono eventi assolutamente necessari, ma costituiscono una convinzione, la quale determina a sua volta una sorta di convinzione cellulare che conduce alla degenerazione e alle morte; teorie, queste, già diffuse e messe in pratica sia tra gli yogi indiani, sia tra gli “immortalisti” d’Occidente.
Jasmuheen fonda le proprie affermazioni sulle conoscenze tantriche e sulla tradizione teosofico-evoluzionistica, in base alla quale l’esistenza corporea costituisce una semplice fase di passaggio proiettata verso forme più elevate. Attualmente è ambasciatrice del Movement of a Positive Awakened Society, un gruppo che si impegna attivamente, a tutti i livelli, per la trasformazione personale e planetaria e che diffonde il proprio pensiero attraverso la rivista The Erlaanis Voice. Jasmuheen promuove il proprio programma-consulenza mediante i suoi libri, seminari e conferenze in ogni parte del mondo. Nel volume, le teorie, i principi e la pratica della alimentazione pranica sono descritti dettagliatamente.