Spazio, Tempo e Medicina

Le nuove teorie proposte dalla fisica moderna sul mondo e sul suo comportamento sono state accettate da anni in quasi tutte le branche del sapere umano. Tuttavia, la medicina è stata ed è riluttante a fare proprie queste tesi, e continua, ancora nel ventunesimo secolo, a considerare il corpo come un meccanismo ad orologeria, in cui la malattia è causata dal guasto o dall’usura di un “pezzo”. Attingendo alla sua lunga esperienza di medicina interna e alla sua conoscenza della scienza moderna, il dott. Dossey dimostra come la medicina possa e debba essere aggiornata. Discutendo le teorie di Bell, Gödel e altri, l’Autore solleva interrogativi di grande interesse: il cervello può essere considerato un ologramma, in cui ogni parte, ogni cellula, contiene il tutto? In quale modo alcune persone comuni riescono ad alzare o abbassare la propria pressione sanguigna a volontà, a controllare le pulsazioni cardiache e la temperatura del corpo? Qual è il ruolo della coscienza nel rapporto tra salute e malattia? L’aspetto più nuovo della disamina del dott. Dossey riguarda la nostra ossessione del tempo e il nostro credere che il tempo “scorra” (un punto di vista ormai rifiutato dalla nuova fisica). La cosiddetta “malattia del tempo” sta divenendo un concetto medico accettato come una possibile causa delle disfunzioni cardiache. Il dott. Dossey presenta dei validi dati clinici che dimostrano come, cambiando il proprio concetto del tempo, numerose persone siano riuscite a influenzare positivamente il corso della malattia.