L'alchimia è una scienza molto precisa, immutabile da millenni, dai concetti
caratterizzati da grande purezza e che occorre saper padroneggiare alla perfezione,
se la si vuole mettere in pratica.
L'alchimista è un filosofo che studia la Natura con gli occhi di un bambino.
Egli comincia con lo scoprire che il più grande dei laboratori è il mondo che lo
circonda, il suo pianeta, il suo giardino, impara che la prima alchimista è in realtà
la Natura stessa.
Quindi, se la Natura produce l'oro, perché non potrebbe fabbricarne egli stesso?
L'alchimista deve tuttavia riuscire a captare il mistero dell'oro, al fine di adattarlo
alla sua propria natura.
L'alchimia è trattata in quest'opera in modo profondamente originale e allo stesso
tempo scrupolosamente tradizionale. In altre parole, l'autore è nel nostro tempo
senza essere di questo tempo.
In lui troviamo una somma maestria ed un complesso di conoscenze profonde, di rara vastità. In un'opera così ricca, così profonda, ogni lettore, dall'artista allo
storico, allo scienziato, troverà di che soddisfarsi appieno.
Numerosi e ampi riferimenti trattano dei più noti alchimisti del passato e delle
loro opere, al fine di evidenziarne i tratti più importanti e gli aspetti che possono
aiutare alla comprensione dei segreti della Grande Opera.
Le illustrazioni del testo, per la loro chiarezza e importanza nella storia
dell'alchimia, affascineranno certamente più d'uno studioso della materia.
Una cronologia di Eugène Canseliet completa e impreziosisce il volume.
Recensioni
Una lettura per il caldo estivo - L'opinione delle libertà