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Principi e metodi dell'arte sacra

€ 29,50€ 28,05

Categorie: Edizioni Arkeios, Arte
Collana: Edizioni Arkeios - La Via dei SimboliEdizioni Arkeios - La Via dei Simboli

Titus Burckhardt

Titus Burckhardt (Firenze, 1908-Losanna-1984) figlio dello scultore di Basilea Carl Burckhardt, cominciò a frequentare le scuole e gli ateliers d'arte. Attirato ben presto dall'arte orientale si mise a cercarne le fonti studiando le civiltà tradizionali. Due lunghi soggiorni in Marocco negli anni Trenta gli consentirono di acquisire una eccellente conoscenza dell'arabo e delle maggiori discipline islamiche. Incaricato nel 1972 dall'Unesco e dal governo del Marocco di esaminare i problemi sollevati dalla preservazione della città antica «medina», ha impostato la preparazione di un programma di salvaguardia che ha permesso l'iscrizione della città magrebina sulla lista del patrimonio mondiale.

2004
200
17x24
27 disegni 16 tavole b/n
9788886495745
La Via dei Simboli
Arte, Ermetismo, Simbolismo, Tradizione

Dopo quasi cinquant'anni dalla prima pubblicazione, quest'opera di Titus Burckhardt è diventata un classico la cui fama si è estesa sia nelle due versioni originali – tedesca e francese – che nelle altre lingue europee in cui è stato tradotto (tra cui l'inglese) e in molte lingue orientali (tra cui il persiano). Si può dire, senza esagerare, che si tratta dello studio più importante mai realizzato in un unico volume sul tema dell'arte sacra d'Oriente e d'Occidente trattato secondo la prospettiva tradizionale. Burckhardt, comunque, è stato il primo a presentare in una sola opera il cuore stesso e l'essenza delle grandi forme tradizionali di arte sacra, sia dell'Oriente che dell'Occidente. Nel suo studio non ha solo apportato una finissima sensibilità artistica, una vasta esperienza di diverse forme d'arte e una conoscenza estesa degli autori che hanno scritto sull'arte in numerose lingue, ma, ancor più, una comprensione metafisica della natura del reale e un'intelligenza fuori del comune, sia metafisica che visiva. La sapienza tradizionale che traspare in Principi e metodi dell'arte sacra, come del resto in tutta l'opera di Burckhardt, ha sicuramente un rapporto con gli insegnamenti riguardanti la tradizione che compaiono nelle opere di Guénon, Coomaraswamy e più in particolare di Schuon, con cui Burckhardt aveva stretti legami. Il messaggio di Principi e metodi dell'arte sacra è atemporale, e ciò spiega come mai l'opera non ha perduto nulla della freschezza e dell'attualità che la caratterizzavano nel momento in cui è stata scritta; non si tratta di un manuale di storia dell'arte, che potrebbe diventare superato in seguito a nuove scoperte e ricerche storiche, bensì di un'esposizione metafisica riguardante il senso delle forme di un'arte che, poiché è sacra, ha radice nell'eterno, visto che il Sacro non è altro che la manifestazione dell'Eterno nel temporaneo. Come ogni opera autenticamente tradizionale, quella di Titus Burckhardt, frutto di una visione fissata sull'Immutabile e sull'Eterno, non avvizzisce con il passare degli anni e rimane uno degli elementi più preziosi dell'eredità intellettuale di un autore che è stato tra i più eminenti interpreti delle dottrine tradizionali durante questo secolo e che, con Coomaraswamy, può essere considerato la più alta autorità in materia di arte tradizionale e sacra. Chiunque s'interessi al mondo dello Spirito e alle sue manifestazioni nelle forme dell'arte sacra può solo essere riconoscente a Titus Burckhardt per aver consegnato in quest'opera maggiore il risultato di quel che fu al centro delle sue preoccupazioni intellettuali e artistiche.

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