A cura di Paola Giovetti.
Nel 1943, alla vigilia del coinvolgimento dell'Ungheria nella guerra, quattro giovani amici – Hanna, Lili, Joseph e Gitta – decidono di trasferirsi da Budapest al piccolo villaggio di Budaliget per vivere una vita più semplice e più attenta all'essenziale.Un giorno, decidono di mettere per iscritto i propri problemi personali, e Gitta si rifugia dietro a delle banalità. Hanna dapprima se ne irrita, poi ha appena il tempo di dire: "Attenzione, non sono più io che parlo!", e pronuncia in piena coscienza parole che non possono venire da lei. Da quel giorno, per diciassette mesi, attraverso Hanna si manifesteranno energie di Luce, che i quattro amici chiameranno "Angeli" o "Maestri". Attraverso le loro parole si rivelerà, poco per volta, il senso di una nuova vita, una vita di integrazione e unione di tutti gli aspetti dell'Essere, una vita in cui il compito dell'uomo è superare la spaccatura tra spirito e materia e unire cielo e terra. Diciassette mesi che diventeranno sempre più drammatici: i tre fra loro che sono ebrei (Hanna, Joseph e Lili) finiranno la loro vita nei lager: l'incontro con gli Angeli li ha resi capaci di affrontare con coraggio il loro tragico destino. Gitta, che è cattolica, sopravviverà dopo aver tentato invano di salvare i suoi amici. Sedici anni più tardi riuscirà finalmente a emigrare in Francia portando con sé i piccoli quaderni dove, parola per parola, erano stati trascritti i dialoghi.
Pubblicati originariamente in francese e poi in altre lingue europee (in inglese, francese e tedesco hanno venduto 900.000 copie), i Dialoghi appaiono per la prima volta in Italia in edizione integrale e, prossimamente, uscirà un film ispirato al libro.
Guarda il video "Chi parla nel libro Dialoghi con l'Angelo?"