Marcus Schmieke affronta il concetto olistico di architettura sviluppato per
l’occidente sulla base del Vastu, l’antica scienza vedica delle costruzioni.
Analogamente al cinese Feng Shui, il Vastu si fonda sui principi della natura.
In base a questi principi sono stati realizzati in India per migliaia di anni case,
templi e intere città. Gli antichi saggi sapevano che il disegno dello spazio in cui
si vive influenza l'uomo e il suo destino, e l'esperienza di generazioni di architetti
e di maestri costruttori ha confermato quest'idea.
La bioarchitettura indiana considera la casa un microcosmo dove sono presenti
tutte le energie che agiscono nell'universo: l’ambiente domestico rappresenta una
lente che focalizza le forze della natura e del cosmo e quindi collega lo spazio con
i suoi abitanti. Secondo le sue qualità, questa “lente” ostacolerà o favorirà lo sviluppo
dell'uomo. Essendo ogni essere umano unico, il Vastu fornisce un percorso
individuale per la progettazione: per creare un'abitazione armonica le leggi senza
tempo dell'architettura vedica vanno messe in relazione con l'individuo specifico che
occupa la casa e i suoi spazi.
I principi naturali del Vasati – che in sanscrito significa casa - assegnano priorità
allo spazio e meno all’arredamento: le influenze più importanti che determinano le
qualità di un luogo sono i cinque elementi, i pianeti e la natura circostante
come la vicinanza di boschi, di acqua (ad esempio laghi, fiumi) oppure le condizioni
naturali del terreno.
Scopo dell'opera è fornire gli strumenti utili ad applicare le leggi della disciplina
alla casa in autonomia. Per modifiche più sostanziali sarà comunque necessario
consultare anche un esperto.