Le vicende dell’abate Saunière trovano le loro radici nelle trame di una plurimillenaria società segreta che, perpetuatasi fino ad oggi, non ha mai mancato
Le vicende dell’abate Saunière trovano le loro radici nelle trame di una plurimillenaria società segreta che, perpetuatasi fino ad oggi, non ha mai mancato di esercitare sulla regione del Razès una discreta ed efficace sorveglianza.Conosciuta sin dal Medioevo come Societé Angèlique, questa organizzazione ha reclutato personalità dei più diversi ambienti – ecclesiastici, uomini politici, scrittori, pittori – tramandando per loro tramite il deposito di una sapienza degenerata che nasce con la setta dei Cainiti e si continua quindi attraverso i Bogomili fino alle organizzazioni occultistiche di fine ottocento.In termini simbolici, il mistero ci parla di come gli eredi del Sangue e delle Arti Proibite degli Angeli Decaduti, gli uomini della prima razza, abitatori del Mondo Sotterraneo, sarebbero sopravvissuti fino ad oggi, confidando nell’imminente ritorno del “re spodestato”: l’Angelo di Luce, Iblis.È per l’intermediazione della Regina Bianca – Iside, Maddalena – che è ancora possibile ripercorrere le oscure strade che conducono al recupero di una conoscenza prometeica ed alla riconquista dei “poteri perduti”. Qualcosa di questo segreto, un supporto fondamentale per l’esistenza stessa della setta, sarebbe venuto in possesso del curato che se ne sarebbe servito come moneta di scambio in un gioco pericoloso condotto su più piani e su più tavoli.Lungo un percorso che attraversa la Provenza e la Linguadoca, passando per Roma, il deserto dello Yemen e il Medio-Oriente, il volume ricostruisce la storia di questa tradizione e di questa organizzazione occulta le cui mire – oggi sorrette da una gigantesca operazione di intossicazione mediatica delle coscienze - investono direttamente l’ambito politico e sacrale, suscitando attese messianiche e speranze luciferine che preludono a ben più inquietanti scenari.